SCHOOL FOR DREAMERS
Il Simbolo ha origine dal segno alchemico dell’Oro.
Il punto centrale si irradia, come un ampio respiro,
formando cerchi concentrici:
onde sull’acqua o impulsi sonori nello spazio.
Origine ed espansione convivono nello stesso segno
che armonizza positivo e negativo,
bianco e nero, linearità e antagonismo.
Al centro si disegna l’UNO con un gesto rituale:
il palmo della mano scorre aperto verso l’alto,
ascende al cielo e poi affonda in verticale
come una spada che taglia, decide, chiarifica
e benedice in modo solenne,
definendo il metodo e la direzione.
È un gesto che va nel profondo, che scava dentro.
È il gesto che libera i tre protoni
rappresentandoli con la loro assenza, con il vuoto.
«La differenza tra un atomo di piombo
e un atomo d’oro, riferendoci al numero atomico,
è di soli tre protoni: l’altro è 82, l’uno è 79.
C’è quindi un’umanità 82, pesante,
oscura e di scarso valore
e un’umanità 79, leggera, lucente e incorruttibile».
Il Simbolo presenta i segni dell’evoluzione.
L’UNO è colto un attimo prima della sua integrità,
proprio per evocare il processo di purificazione,
così come la libertà si percepisce maggiormente
nell’istante prima di essere raggiunta.
La riscoperta del proprio UNO
opera nella parte sinistra del segno, il passato,
si allinea nell’asse centrale, il presente, e genera
la D iniziale del dreamer nella parte destra, il futuro.
Logo creato nel 2015 da Sergio Bianco e Fabio Zancanella.